Juric: “Andare in Europa deve essere l’ambizione di tutti. Se non fai felici i tifosi devi toglierti”

Al termine di Torino-Juventus, terminata in pareggio, Ivan Juric ha parlato ai microfoni di DAZN: l’analisi dell’allenatore granata

Il Toro non riesce ad andare oltre il pareggio nel Derby della Mole: 0-0 il risultato finale contro gli uomini di Allegri. Al termine della gara Ivan Juric ha analizzato la prestazione dei suoi ai microfoni di DAZN.

Le parole di Juric

Così Ivan Juric ai microfoni del postpartita: “Peccato per il colpo di testa di Lazaro, abbiamo fatto un secondo tempo spettacolare in cui la Juve ha raramente superato il centrocampo. Non ci è andata bene, c’è un grande dispiacere perché la seconda frazione è stata di grande livello. Noi siamo una squadra leggerina, Linetty, Ricci, Lazaro non hanno grande forza. Manca quella super qualità di vincere queste partite. Questi tre anni abbiamo fatto benissimo, ma abbiamo perso tanti giocatori. Se ne aggiungi diventi più forte. Ne abbiamo persi tantissimi, da Belotti, Mandragora, Lukic, Bremer, Miranchuk, ad altri. Magari migliori in attacco ma poi perdi in altri ruoli”.

Sui rapporti con la società

Poi ha proseguito: “Le occasioni noi le creiamo, ma mancano i gol dei centrocampisti e degli esterni. La mia vita è così, devo migliorare e valorizzare. In queste partite vedo che ci siamo e che competiamo, ma mi dispiace che non possiamo fare qualcosa in più. Ultimo derby? Non l’ho vissuto così, ma come sempre. Ora mi trovo benissimo e stiamo facendo grandi cose. C’è grande armonia e volevamo fare una grande vittoria per i tifosi. Futuro? Mi sono reso conto che il Torino deve giocare per l’Europa. L’ambizione deve essere questa, ma non solo la mia. Anche del direttore e dei giocatori. Se non riesci a raggiungere questo obbiettivo devi toglierti. Ora voglio finire al massimo, poi vedrò con serenità”.

Juric in conferenza stampa

L’analisi di Juric è proseguita in conferenza stampa, dove ha risposto alle domande dei presenti.

Il Toro ha giocato la partita che si aspettava?
La partita sì, anche se nel primo tempo eravamo lenti, nel secondo abbiamo dominato, creando occasioni, c’è il rammarico di non averla vinta, c’è stato un dominio. 
È mancato solo il gol?
La Juve ha giocato la partita che pensavamo, il rammarico dopo un secondo tempo così c’è, è ovvio
Ha detto di essere orgoglioso di essere qui, ha parlato di armonia con la società: al di là del risultato ha la sensazione di essere più vicino a una permanenza nel Toro rispetto a tre mesi fa? 
Non stiamo parlando di rinnovo con la società, ci va anche tempo per capire certe cose, la storia del Toro è tale che deve lottare per l’Europa, deve fare sempre di tutto per lottare, avere un livello alto. Il mio discorso è basato su questo. Io per questi ultimi 3-4 mesi sono felice della società, dei tifosi che incontro per strada, si vede sul campo questa armonia, lo stadio era meraviglioso, ero orgoglioso di essere del Toro.
Sull’espulsione: cosa è successo?
Ingiustificata. Se faccio stronzate lo dico, stavolta non ho fatto proprio niente, ho detto che era lo stesso fallo fatto su Vanja. Se basta questo per essere espulso… non me lo spiego, come non mi spiego il giallo a Ricci, quello a Paro, del metodo di oggi non sono assolutamente contento. 
Come giudica questo punto in ottica della corsa Europa?
Meglio un punto che niente, a Empoli eravamo convinti di vincerla e invece l’abbiamo persa. La squadra può misurarsi con tutti, noi da cinque mesi non sbagliamo una partita, a volte abbiamo vinto e altre no, quando la squadra gioca così veramente la differenza è poca. Il punto è positivo.
Alla luce del fatto che il rapporto con i tifosi è cambiato e che tante cose sono state capite, le dispiacerebbe andare via senza aver vinto un derby?
Sì, è una di quelle cose. Con il tempo ci si riesce a capire e fai tua questa idea, e mi è successo. 
Bellanova è uscito solo per crampi?
Sì, penso crampi o forse gli si è girata un po’ la caviglia, spesso gli succede, dobbiamo crescere su questo aspetto, vorrei che però riuscisse a fare 95-100 minuti.